mercoledì 9 gennaio 2008

... ma parliamo di boston...

stamattina è uno di quei giorni in cui piena di buona volontà ho deciso di portare very early in the morning  il mio cranio, quel che resta del mio cervello e quella generosa quantità di corpo che lo ricopre al laboratorio ... tre mesi che sono qui e ancora non sono riuscita a capire che cazzo sto facendo, o men che meno dove devo andare a parare...

arrivo, metropolitana congestionata, laboratorio ancora buio.
accendo l'hplc e mi preparo ad una giornata combattiva divisa tra due laboratori e la mia scrivania ricoperta di articoli che aspettano soltanto di essere letti.

dopo circa tredici minuti già non ho più voglia, e mentre la suddetta hplc lavora per me, inizio un metodico cazzeggio su internet, repubblica punto it e la monnezza a pianura (che fa sempre bene ricordare quando, circa ogni 15 minuti, penso "ma che cazzo sono venuta a fare qui?"), il mio maispeis,
 i 49 indirizzi di posta elettronica nella speranza che qualcuno mi abbia pensato mentre io dormivo,
 e finalmente quell'inesauribile fonte di spunti e di fancazzismo che è facebook. 
e penso "ma chissà se gli emigranti..." e cerco vittorio. 
e, ovviamente, lo trovo. 
e poi penso "ma cazzo, il blog..." e pesco la mail di vic e mi collego e finalmente eccolo,
 un degno passatempo per impiegare i 99 minuti tra una corsa e l'altra...

comunque. l'america. ve lo dico senza rimpianti, quest'america è una sola. più volte da quando sono arrivata qui ho rimpianto la germania. e non è per l'escursione termica lunare (ieri c'erano 20 gradi e dico 20, l'altroieri tipo -11 e dico -11...). e non è perchè questi veramente si abbrutiscono nei bar guardando il baseball o i patriots. e non è perchè sto ingrassando a vista d'occhio anche se faccio una dieta abbastanza equilibrata ma qui pure l'acqua è vitaminizzata. nè perchè secondo la legge del massachusetts i locali chiudono all'una e si va a ballare alla baby disco dalle 9 appunto all'una. è per tutto questo ed altro ancora, che poi magari un po' alla volta vi racconterò...

e non sono manco scesa a natale...

e mi ricordo i bei vecchi tempi quando mi imbarcavo sul roma-amburgo con un bel polistirolo con tre chili di mozzarella. qui i federali all'arrivo ti sequestrano ogni genere alimentare per paura di contaminazioni!!!!!!

i miei sono saliti a natale e sono riusciti ad ammacchiare una guantiera di struffoli tra i calzini... ma vi rendete conto...???

comunque...

questo primo post era giusto per segnalare la mia presenza e per augurarvi buon anno...

il racconto entusiasmante a puntate delle mie impressioni seguirà nei numerosi momenti di cazzeggio. questi non fumano, non parlano, il caffè è pisciazza (ma credo che questo sia un problema comune a tutti qui in mezzo...) ed io devo pur sbariare ogni tanto...

vabbè...

buon anno a tutti voi...
s

1 commento:

V_Saggiomo ha detto...

Grande Serena, il cazzeggio è di vitale importanza. E L'hplc o gli esperimenti NMR lasciano un bel po' di tempo-cazzeggio.
Venendo a noi il "che cazzo ci faccio qui?" è la domanda ricorrente, ma poi i tecnici NMR, per la massa, la segretaria, il tecnico di laboratorio, l'officina e lo store per i chimici all'interno dell'uni ti danno una buona risposta.
In Germania non è che faccia caldo (sotto lo 0 a go go), ma la cosa che sto odiando seriamente è il fatto che non vedo il sole da quando sono tornato una settimana fa.
Si, pero' è vero; posso portare mozzarella, pastiera, roccoco' ecc ecc senza nessun problema :D
Gli americani saranno strani ma i Teteschi non sono da meno, molti senza un paio di birrette sono alquanto freddini.
Alla prox